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Come si vende il surplus energetico dei pannelli fotovoltaici ai fornitori di energia elettrica?
Pubblicato il 23.06.2021 Capire come riuscire vendere il surplus energetico dei pannelli fotovoltaici ai fornitori energia
elettrica è solo uno dei quesiti più richiesti online. Difatti, prima di installare un impianto,
molti consumatori si domandano se i sistemi solari possano rappresentare una fonte di guadagno,
oltre che un modo sostenibile per ottenere energia.
Ecco tutti i dettagli!
Fornitori energia elettrica: cos'è il surplus
Con il termine "surplus" si indica la quantità di energia elettrica prodotta da un impianto
fotovoltaico che eccede rispetto al fabbisogno di un immobile. Quindi in questo caso si ha
un' abbondanza di energia che non viene usata per la corrente, le luci o altre funzioni
all'interno di casa.
Solitamente questo fattore potrebbe rappresentare uno spreco, ma oggi sono tanti i metodi per evitarlo. Tra questi ci sono:
- la vendita ai fornitori di energia elettrica
- l' immagazzinamento tramite batterie di accumulo
Vendere il surplus ai fornitori di energia elettrica: come fare
Vendere il surplus ai fornitori di energia elettrica è un'opzione scelta spesso dai consumatori. Il motivo è semplice: si riducono gli sprechi e si ha la possibilità di guadagnare qualcosa. Nello specifico vengono individuati due modi di cedere energia:
- lo scambio sul posto , con il quale si va a compensare una parte dei kWh immessi nella rete con quelli prelevati e presenti in bolletta, quindi ottenendo un rimborso parziale in fattura
- il ritiro dedicato , con cui si stabilisce una vendita diretta al Gse, cioè il Gestore dei Servizi Energetici
Quanto pagano i fornitori energia elettrica per il surplus
Quanto pagano i fornitori energia elettrica per il surplus è una domanda lecita,
utile per capire quale delle due opzioni di scambio energetico scegliere. Innanzitutto il prezzo di
vendita è composto da un costo di mercato, solitamente definito in base alle tariffe medie di
energia su un territorio e all'orario rilevato. Quindi il PUN ,
Prezzo Unico Nazionale, è il primo fattore determinante.
Questo valore può variare tra i 4 e i 6 centesimi per kWh. Invece per capire quanto venga pagata
l'energia in rapporto al suo valore di acquisto è sufficiente pensare che quella venduta è circa
il 50% o il 60% rispetto al totale di quella comprata. Perciò in questo panorama lo scambio sul posto
sembra l'opzione più conveniente.
Per maggiori informazioni sul settore energia, e nello specifico sugli impianti fotovoltaici, a questo link
sono presenti approfondimenti e contenuti.
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